Adr: dopo avere letto nuovamente il verbale di confronto di ieri, ricordo che l’ Esposti aveva menzionato, tra i suoi contatti al di fuori di Ascoli e comunque nei discorsi intercorsi con i suoi amici, cioe’ il Crespi, l’ Annina e gli ascolani, alcune persone.
Ricordo il nome di Angeli Angelo, milanese, del quale si diceva che negli anni tra il 1970 ed il 1973, era stato ad Ascoli piu’ di una volta. Ricordo poi ce il Crespi o la ragazza, agli inizi del 1974, chiesero all’ Esposti se questi aveva preso contatto telefonico con un certo “professore Rossi” in Arezzo o di Arezzo. Ricordo poi il nome di tale Vinicio che andava spesso a caccia con il Nardi e che dovrebbe essere originario della provincia di Ascoli; ricordo un certo “Fulco” di Roma, in contatto con Nardi e con gli ascolani, poi accusato di qualche scorrettezza verso di loro. Ricorreva poi nei loro discorsi il nome di “Momo”, un meridionale; potrebbe anche chiamarsi “Memo”. Quanto al “Rossi di Arezzo”, ricordo che il suo nome venne fuori all’ interno di una questione di carattere economico o meglio di una questione di danaro. Mi riservo di approfondire i miei ricordi sui rapporti dell’ Esposti e del Nardi.
Voglio aggiungere che, tra le armi rinvenute a Pian del Rascino, dovrebbe esservi una “Beretta modello 34” calibro 9 corto, con la canna filettata alla quale e’ stato applicato un silenziatore in acciaio (e non il solito silenziatore in alluminio). Preciso che il silenziatore in questione era di natura artigianale ed originariamente previsto e costruito per essere applicato ad una “Pistole – machine” mp40; di conseguenza l’ adattamento del medesimo silenziatore alla summenzionata “Beretta” ha implicato una apposita modifica alla canna, nel senso che la filettatura risultasse identica a quella di tutti gli mp40 in circolazione.
Elenco ora le armi che ho visto in possesso di Esposti Giancarlo a vario titolo ed in diverse circostanze:
-Un fucile d’ assalto Fal fn 308 munito di bipiede;
-Una pistola mitragliatrice americana calibro 9 modello M3 A1;
-Un fucile “Mauser” calibro 308, che era stato privato della brunitura originale per poi essere completamente revisionato e nuovamente brunito artigianalmente;
-Una pistola “Browning” hp calibro 9 con guanciole in plastica nera; a proposito di questa arma, l’ Esposti mi disse che gli era stata regalata dal Nardi al momento in cui si rese irreperibile;
-Una pistola “Beretta” silenziata, sopra descritta, calibro 9 corto;
-Una pistola “Radom – vis” di fabbricazione cecoslovacca o polacca, calibro 7.65 parabellum;
-Un fucile mitragliatore “beretta” Mab modello 38 a1, che aveva la peculiarita’ di essere modificato nella impugnatura, nel senso che se ben ricordo, vi era stata applicata la impugnatura di un fucile subacqueo;
-Una pistola mitragliatrice di fattura artigianale, gia’ descritta e che, se mostratami, sarei in grado di riconoscere;
-Alcune bombe a mano SRCM (l’ Esposti ne portava con se’ sempre due bombe a mano) e l’ involucro le cui caratteristiche lasciavano chiaramente presupporre che contenesse un fucile di precisione con gia’ innestato il cannocchiale;
-Una certa quantita’ di esplosivo, circa 20 chili, probabilmente trafugata da cave; dovrebbe trattarsi di un composto di cheddite o gelignite, sicuramente sotto forma di candelotti, corredata di inneschi e di vari tipi di micce;
-Un cannocchiale “Zeiss” impermeabile in plastica verde, in dotazione agli alti ufficiali di marina statunitense; il cannocchiale aveva la caratteristica di esse dotato di reticoli militari;
Si da’ atto che su autorizzazione del GI l’ elenco di armi di cui sopra e’ stato dettato direttamente a verbale dal Viccei.
Adr: per collocare i miei rapporti con l’ Esposti voglio far presente che questi erano in essere allorche’ insieme a lui e ad altra persona commisi un furo in Ascoli Piceno. Mi riservo di riferire in ordine alle circostanze di tale furto che comunque risale alla fine del 1973 inizio 1974.
L.c.s.