Paolo Bianchi – dichiarazioni 14.10.1983

Nulla so di preciso sull’omicidio di Palladino Carmine avvenuto nel carcere di Novara. So solo quello che hanno detto i giornali è una mia opinione, tuttavia, che il movente dichiarato da Concutelli sia più un movente di facciata. Per quanto io posso giudicare il vero movente è che si è voluto punire Palladino perche’ a torto o ragione lo si e’ ritenuto colpevole di aver determinato l’arresto di Vale Giorgio. Non ricordo ora dove l’ho saputo, ma mi e’ stato detto che si è arrivati a Vale seguendo Sortino che appunto era intimo di Palladino Carmine. Non so con esattezza se attualmente i rapporti fra Concutelli e Delle Chiaie siano cambiati, ma dopo il suo arresto, anzi correggo l’inesattezza verbalizzazione, prima che Concutelli fosse arrestato e quindi quando l’ ho frequentato, manifestava una profonda avversione nei confronti di Delle Chiaie e di tutto l’ ambiente di Avanguardia Nazionale in genere. Questa posizione era la conseguenza di una delusione, poiche’ in precedenza egli aveva avuto intimi rapporti con Delle Chiaie, col quale aveva collaborato in operazioni di vario genere. Ho saputo che negli ambienti di Terza Posizione si preparava la evasione di Concutelli.

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Gli stessi Zani e Nistri mi contattarono nel 1980 all’interno del carcere di Regina Coeli per chiedermi se ero disposto a collaborare all’evasione di Concutelli. Quanto al fatto che a Terza Posizione facessero riferimento persone legate ad avanguardia nazionale, ritengo che la cosa priva di importanza perché ugualmente a tale formazione si riferivano persone provenienti da ordine nuovo come Mangiameli. Del resto che si volesse fare evadere Concutelli indicava solo scegliere un simbolo per un’ operazione clamorosa. Pertanto se è vero che Terza Posizione costituiva in fondo una emanazione di Avanguardia Nazionale, non vedo contraddizione col fatto che proprio tale formazione volesse fare evadere Concutelli.
Per quanto concerne discussioni avvenute con ambienti di estrema destra sulla strategia operativa di adottare, vi e’ stato in effetti, negli ultimi anni, un dibattito molto vivace, che può essere riassunto, sia pure molto sommariamente, in due tendenze contrapposte: da un lato vi è una ala movimentista che si e’ modellata ultimamente sugli schemi dell’autonomia, e che ha proceduto praticamente ad operazioni di autofinanziamento. Questa area ha assunto la denominazione più nota in “Nar” .

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D’altro lato si collocano coloro che provengono da Avanguardia Nazionale e che hanno criticato un’attivita’ che finisce col ridursi al solo compiere delle rapine senza alcun progetto politico di fondo. Ricordo che Tilgher Adriano e Crescenzi Giulio nel 1976, mi fecero proprio un discorso in materia dicendomi che le azioni di autofinanziamento andavano bene a patto che fossero inserite in un contesto piu’ ampio, altrimenti si riducevano a criminalità comune. Tutti coloro che sono rimasti legati all’ideologia di Avanguardia Nazionale, perseguono infatti un fine ultimo di destabilizzazione o di stabilizzazione (a seconda dei punti di vista) e cioe’ intendono determinare le condizioni di allarme e di disordine, capaci di creare uno spostamento a destra dell’ asse politico. Spostamento inteso di volta in volta o come colpo di stato militare o come rafforzamento all’ interno dello schieramento politico del componente autoritario. Nel metodo professavano l’ esigenza di non rivendicare le azioni proprio perche’ cosi’ creava maggiore difficoltà di inquadramento, screditavano le istituzioni e rendevano difficili le indagini.

Del resto costoro non si sono mai ripromessi di farsi proseliti o di organizzare un movimento di massa, per la loro stessa ideologia e per fini consistenti nel agevolare operazioni dall’ interno del potere. Al contrario coloro che facevano riferimento ad ordine nuovo sentivano la necessita’ di rivendicare le loro azioni perche’ fossero in qualche modo esemplari. Ricordo che dopo l’omicidio Occorsio, mentre Concutelli era per la rivendicazione, l’avvocato Arcangeli si recò in questura dopo aver parlato con Delle Chiaie in Spagna, per assicurare alla polizia che Occorsio era stato ucciso da terroristi di sinistra o da persone dell’anonima sequestri romana, ma non dalla destra. Tale dissenso fu una delle cause di spaccatura dell’organizzazione AN – ON (Avanguardia Nazionale – Ordine Nuovo). Un attentato come quello di Bologna rientra pertanto soltanto nella logica politica che ho innanzi descritta, poiche’ crea una situazione di vivissimo allarme tra la gente, con immediata richiesta di pena di morte e di misure eccezionali. Del resto la storia delle stragi, da piazza Fontana in poi, dimostra che la gente finisce anche col dubitare sulla reale provenienza delle stesse, visto l’insuccesso delle relative indagini.

Letto confermato e sottoscritto.­