Ettore MALCANGI riferisce contemporaneamente di PALINURO e dei rapporti di ESPOSTI con i Crabinieri di Milano, nell’ambito di un unico contesto: questi fatti MALCAGI li avrebbe appresi un mese o due dopo la morte di ESPOSTI. Di PALINURO aveva sentito parlare da BOVOLATO per la prima volta attorno al 73 (così come NICOLI). Ha confermato quanto dichiarato il 17.10.95: “ BOVOLATO mi aveva fatto il nome di un ufficiale dei Carabinieri che usava il nome in codice PALINURO, si trattava di un ufficiale di Milano o che veniva molto spesso a Milano incaricato di fornire le coperture per i progetti di mutamento istituzionale”.
A pag.34 il MALCANGI ha confermato quanto dichiarato il 28.11.96: “Mi risulta che Giancarlo ESPOSTI nel biennio 73-74 si incontrasse con un ufficiale dei Carabinieri nella caserma di Via Moscova, con ciò voglio dire che non so se l’ufficiale prestasse servizio in quella caserma o lo utilizzasse solo come luogo di incontro, pur non potendo identificare chi me lo riferì e tenendo presente che o appresi in ambiente SAM mi fu detto che ESPOSTI alla Moscova in almeno una delle occasioni in cui vi si era recato ebbe ad incontrare il capitano DELFINO.
Faccio presente che parlai del capitano DELFINO ad un ufficiale dei Carabinieri di cui non desidero fare il nome, con il quale parlai del DELFINO a mo’ di confidenze e consiglio in quato era un suo collega”.
Il 7.4.2009 in dibattimento MALCANGI ha finalmente svelato che la fonte di quanto sopra era Italo MARCHISIO.
MALCANGI ha sostanzialmente confermato anche un verbale del 4.6.98 anche nella parte in cui ha riferito quanto segue:
“Ricordo di essermi rivolto al Tenente PUPPO anche per avere informazioni sull’ufficiale dei Carabinieri DELFINO, persona che nell’ambiente avevo sentito descrivere come fiancheggiatore delle stesse SAM. Ricordo che o dovevo fare un qualche cosa che comportava necessariamente una qualche relazione con il suddetto DELFINO e che dovevo sapere se si trattava di una persona della quale mi potevo fidare. Per quanto mi sia sforzato a lungo di ricordare a distanza di tempo per quale motivo io dessi aver a che fare con DEFLINO non sono riuscito a ricordarmi”.
Il 7.4.96, pur confermando sostanzialmente questa risposta, ha comunque chiarito che le cose che poteva fare con DELFINO erano comunque attinenti alla sua attività di fiancheggiatore delle SAM. Ha escluso di aver potuto avere una ragione di rapporto con DELFINO puramente istituzionale. Tutto ciò tronca ogni questione: MALCANGI doveva incontrasi con DELFINO per questioni riferibili all’attività delle SAM , e ciò doveva accadere non in quanto questi collaborasse con DELFINO, o in quanto dovesse denunciare all’ufficiale qualche fatto illecito, o provocare una qualche suo intervento inerente alle sue funzioni di ufficiale dei Carabinieri. Ciò avveniva per ragioni collegate con l’operatività delle SAM, che si proponeva un colpo di stato anche attraverso attentati. Evidentemente il compito di DELFINO-PALINURO o si riconnetteva al procacciamento di armi ed esplosivi, o ad un’attività protettiva o informativa, affinchè detti attentati potessero essere attuati. Non residua altra ipotesi , nella cornice che ci propone MALCANGI.
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