Dichiarazioni Vito Zincani 12.11.1984

Nel corso della conduzione dell’ istruttoria relativa ad Ordine Nero, presi contatto anche congiuntamente al giudice Vella che conduceva l’ istruttoria per la strage dell’ Italicus, col dr Marsili di Arezzo.

Nell’ ambito dell’ inchiesta da me condotta erano infatti emersi elementi a carico di varie persone residenti in Arezzo. Il Marsili per parte sua si interessava di fatti di terrorismo avvenuti in Toscana.
Io e Vella facemmo al Marsili diverse richieste, anche telefoniche volte ad acquisire conoscenza dei fatti esistenti nel processo condotto dal Marsili rilevanti nell’ ambito delle nostre indagini. Il Marsili peraltro con vari pretesti e non rispondendo alle sollecitazioni rivoltegli fece in modo di non metterci al corrente con tempestivita’ e completezza di quanto emergeva dalle sue indagini. Nel frattempo per svolgere indagini sulle attivita’ di alcuni neofascisti aretini avevo inviato in Arezzo il dr Di Francesco Ennio che era stato posto a mia diretta disposizione dal dr Santillo all’ epoca dirigente dell’ antiterrorismo. La richiesta di inviare Di Francesco fu fatta verbalmente tramite il dr Berardino che comandava la sezione di Bologna. Di Francesco parti’ per Arezzo ma , dopo due o tre giorni rientro’ a Bologna e mi riferi’ che era stato convocato dal Marsili e pesantemente minacciato di gravi conseguenze per aver riferito ai magistrati di Bologna l’ esito di indagini da lui svolte in Arezzo.

Di Francesco mi disse di aver risposta al Marsili che egli aveva agito appunto per incarico della magistratura di Bologna alla quale egli poteva rivolgere eventuali rimostranze. Peraltro Marsili mai si pose in contatto con me per chiedere o dare spiegazioni dell’ accaduto . Io invitai il Di Francesco a non preoccuparsi ed a continuare le sue indagini assumendosi ogni responsabilita’ avendo io dato un preciso incarico. Senonche’ alcuni giorni dopo (non ricordo ora esattamente i tempi) il Di Francesco mi telefono’ da Roma dicendomi che era stato assegnato ad altro incarico con decorrenza immediata.

Telefonai a Santillo per chiedere conto del trasferimento ed il funzionario , pur giustificando la cosa con ufficiali “motivi di servizio” si espresse in termini tali da farmi intendere che la cosa gli era stata imposta dall’ alto.

 

Letto confermato sottoscritto