La Corte D’Assise di Arezzo del 21.4.76 così decideva in ordine alle imputazioni ch’erano state contestate ai prevenuti:
«Franci Luciano, Gallastroni Giovanni, Malentacchi Piero, Morelli Marino, Cauchi Augusto, Tuti Mario: delitto di strage p. e p. dagli artt. 81cpv., 422 comma 2° ip. ult. 110 c.p. perché in concorso tra loro ideavano, organizzavano, concorrevano ad eseguire ed a far eseguire al fine di uccidere, atti idonei a porre in pericolo la pubblica incolumità nei seguenti casi: 1) scoppio di ordigno esplosivo nella tratta Arezzo-Olmo binario dispari km 226+980 il 31.12.1974; 2) scoppio di ordigno esplosivo nella tratta Terontola-Castiglion del Lago km 191+300 Località Due Ponti binari pari, la notte del 6.1.1975; 3) attentato dinamitardo nella tratta Olmo-Rigutino km 217+674 zona Policiano, accertato il 7.1.1975.
b) Franci Luciano, Luddi Margherita, Gallastroni Giovanni, Malentacchi Piero, Morelli Marino, Cauchi Augusto, Tuti Mario: del delitto illegale di detenzione di armi p. e p. dagli artt.9 e 10 della legge 14 ottobre 1974 n. 497, 110 c.p. perché in concorso fra loro detenevano le seguenti armi da guerra, tipo guerra, parti di esse, munizioni da guerra, esplosivi e cioè nella specie:
a) otto tubi di esplosivo cheddite, tre detonatori a due micce, un mitra Thompson cal. 45 con due caricatori contenenti 29 pallottole in Arezzo 22 gennaio 1975.
b) tre tubi di esplosivo cheddite in Castiglion Fiorentino loc. Cappuccini il 22.1.1975.
c) una pistola Remington mod. 1911 U.S. Army, una pistola Beretta cal. 9 corto mod. 34, nonché numerosi proiettili cal. 9 lungo e corto in Arezzo 24 gennaio 1975.
d) 13 sacchetti di esplosivo cheddite per 25 kg complessivi, 50 kg di gelatina 3/A accendimiccia, 21 detonatori, 36 detonatori slavi, una carabina a colpo singolo cal. 43 e 52 proiettili cal. 43 per carabina. In Ortignano il 24 gennaio 1975.
c) Morelli Marino e Morelli Pietro:
del delitto di illegale detenzione di armi p. e p. dall’artt. 9 e 10 e 14 Legge 14 ottobre 1974 n. 497, perché in concorso fra loro, detenevano, in Castiglion Fiorentino circa 4000 cartucce non da guerra o tipo guerra, nonché parte di arma da guerra (otturatore moschetto 91/38 cal. 6,5), nonché una pistola lanciarazzi e 10 razzi detonanti. Accertati il 25 gennaio 1975.
d) Franci Luciano e Luddi Margherita:
del delitto di ricettazione (art. 648 e 110 c.p.), perché, in concorso fra loro, al fine di procurarsi un profitto, acquistavano o ricevevano, conoscendone la provenienza delittuosa: due passaporti italiani, un passaporto svizzero, una carta di identità svizzera, un passaporto americano, libretto di licenza di porto di fucile anche ad uso di caccia. Accertato in Arezzo il 24 gennaio 1975.
e) Franci Luciano, Gallastroni Giovanni, Malentacchi Piero, Morelli Marino, Cauchi Augusto, Tuti Mario, Affatigato Marco del delitto p. e p. dall’art. 2 comma 1° e 3° legge 20.6.1952 n.645 per avere promosso e organizzato la ricostituzione del disciolto partito fascista mediante riorganizzazione con il nome Fronta Nazionale Rivoluzionario, facendo uso degli stessi sistemi violenti di lotta delle strutture predisposte dal Movimento Ordine Nuovo, disciolto in forza del decreto 23.11.1973 Ministero Interno adottato a seguito di sentenza 21-11-1973 Tribunale Roma, sez. I penale. Accertato in Arezzo sulla fine del gennaio 1975.
f) Donati Luca: del delitto di falsa testimonianza perché deponendo dinnanzi al PM di Arezzo il giorno 7 febbraio 1975 taceva in tutto o in parte ciò che sapeva intorno ai fatti sui quali veniva interrogato.
P.Q.M.
Condanna Tuti Mario alla pena di venti anni di reclusione. Franci Luciano alla pena di diciassette anni di reclusione; Malentacchi Piero, Gallastroni Giovanni, Morelli Marino e Cauchi Augusto, ciascuno, alla pena di cinque anni di reclusione.
Luddi Margherita alla pena di anni tre di reclusione e lire trecentomila di multa.
Affatigato Marco alla pena di anni quattro di reclusione; Morelli Pietro alla pena di mesi sette di reclusione e lire centomila di multa.
Assolve Malentacchi Piero, Gallastroni Giovanni, Morelli Marino, e Cauchi Augusto dal reato di strage di cui a capo a) per insufficienza di prove; Morelli Marino dal reato di cui a capo c) per illegale detenzione di armi da guerra e di munizioni per non avere commesso il fatto. Assolve infine Donati Luca dal reato di falsa testimonianza perché il fatto non costituisce reato».
Sentenza Corte di Assise di Arezzo, 21 aprile 1976. Riportato nella Sentenza ordinanza dell’Italicus del 1 agosto 1980.